Il 30 gennaio 2025 il MASAF, in seguito ad un parere della Commissione Europea, ha comunicato una semplificazione che le aziende possono applicare al fine di rispettare l’obbligo della rotazione sui terreni a seminativi previsto nell’ambito della condizionalità rafforzata (BCAA7)
In pratica, gli agricoltori che nel 2024 hanno scelto di ricorrere alla rotazione colturale biennale, assumendosi così l’impegno di cambiare tipo di coltura sulla stessa parcella nel 2025, hanno la possibilità di assolvere l’obbligo utilizzando la più comoda opzione della diversificazione colturale.
Pertanto l’azienda è libera di scegliere di applicare la diversificazione delle colture nel 2025 indipendentemente dalla scelta effettuata e dalla gestione adottata nel 2024.
La diversificazione prevede, nel caso di aziende le cui superfici a seminativo siano comprese tra 10 e 30 ettari, la presenza di almeno due colture, con la principale che non può occupare oltre il 75% dell’estensione complessiva.
Le aziende con oltre 30 ettari hanno l’obbligo di avere in campo almeno tre differenti colture, con la principale che non occupi oltre il 75% dei seminativi e le prime due più importanti coltivazioni non superino insieme il 95%.
La possibilità di passare dalla rotazione sulla singola parcella nel 2024, alla diversificazione applicata per l’intera azienda nel 2025, consente all’agricoltore di ripetere sul 75% degli appezzamenti la coltura praticata nell’anno precedente. Con l’autorizzazione ad adottare la diversificazione colturale già dal 2025, si chiarisce anche il caso dei trasferimenti di superfici agricole a seminativo da una azienda all’altra per compravendita o per nuovi affitti, consentendo all’azienda di decidere autonomamente la tipologia di coltura da mettere in campo senza dover fare riferimento alla coltura praticata dal precedente conduttore nel corso del 2024.